Nel 1983 venne introdotta la terza serie dello Spider “Aero 1”, conosciuta anche con il nome “Aerodinamica”. Il restyling della Pininfarina derivava da studi effettuati nella galleria del vento, che portarono dei vantaggi aerodinamici, ma da tutti graditi dal punto di vista estetico. Adottava dei nuovi paraurti più avvolgenti ed i classici specchietti cromati. La coda era stata modifica con fari posteriori più grandi e l’aggiunta di uno spoiler nero in plastica. All’interno il volante in radica della Hellbore, strumenti principali racchiusi in due palpebre e console centrale davanti al cambio a cloche. Dopo il 1986 con l’introduzione della serie “Aero 2” (o “Aerodinamica 2”) il cruscotto era diventato ad una sola palpebra che comprendeva anche gli strumenti secondari. Sulla console centrale vennero inserite due bocchette di areazione. Gli specchietti retrovisori in linea con il resto delle finiture vennero cambiati con quelli in plastica nera. Per la parte meccanica non ci furono grandi variazioni. Le motorizzazioni furono tre. Due a carburatore: AR00526AS (1600 con 102 CV), AR00515 (2000 con 128 CV), ed uno ad iniezione: AR01544 (2000 con 115 CV).
Motore
Serie
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AR00526/AS
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Cilindri
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4L
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Valvole
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8
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CC
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1570
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Candela x Cil.
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1
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HP
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102
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KW
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75
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Alesaggio
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78x82
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Compressione
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9.0:1
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Alimentazione
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2 carburatori doppio corpo (Weber 40 DCOE27 - Dell'Orto 40 DHLA - Solex C40 DDH/6)
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Anni
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1974-1977
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Identificazione Motore
Inizio
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Fine
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DA
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A
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AR00526.ASxxxxxxx
|
AR00526.ASxxxxxxx
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1986
|
1989
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Identificazione Telaio
Inizio
|
Fine
|
DA
|
A
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ZAR 115.620-xxxxxxxx
|
ZAR 115.620-xxxxxxxx
|
1986
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1989
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Nel 1983 venne introdotta la terza serie dello Spider “Aero 1”, conosciuta anche con il nome “Aerodinamica”. Il restyling della Pininfarina derivava da studi effettuati nella galleria del vento, che portarono dei vantaggi aerodinamici, ma da tutti graditi dal punto di vista estetico. Adottava dei nuovi paraurti più avvolgenti ed i classici specchietti cromati. La coda era stata modifica con fari posteriori più grandi e l’aggiunta di uno spoiler nero in plastica. All’interno il volante in radica della Hellbore, strumenti principali racchiusi in due palpebre e console centrale davanti al cambio a cloche. Dopo il 1986 con l’introduzione della serie “Aero 2” (o “Aerodinamica 2”) il cruscotto era diventato ad una sola palpebra che comprendeva anche gli strumenti secondari. Sulla console centrale vennero inserite due bocchette di areazione. Gli specchietti retrovisori in linea con il resto delle finiture vennero cambiati con quelli in plastica nera. Per la parte meccanica non ci furono grandi variazioni. Le motorizzazioni furono tre. Due a carburatore: AR00526AS (1600 con 102 CV), AR00515 (2000 con 128 CV), ed uno ad iniezione: AR01544 (2000 con 115 CV).